Tutti noi nell'arco della nostra vita viviamo momenti in cui possiamo essere giù di morale, sentirci tristi e depressi, ma quando questi momenti di tristezza o di infelicità perdurano nel tempo, si può avere la sensazione di "sprofondare in un buco" che progressivamente si fa sempre più buio, dove tutto si smorza e dove diminuiscono, a volte fino a scomparire, tutte le capacità, relazionali, affettive, di programmazione.
La voglia di vivere si affievolisce per lasciare spazio a sentimenti di profonda tristezza, scoraggiamento, apatia. L'esistenza si trasforma in un peso insopportabile.
La depressione è, da un pò di anni, il problema psicologico più diffuso nel mondo occidentale.
Si tratta di un disordine complesso, che non presenta una singola causa e un singolo trattamento.
Sappiamo che la depressione si caratterizza per l'umore depresso e la perdita di interesse e piacere, ma è accompagnata anche da altri importanti sintomi che limitano la vita di chi ne soffre.
Questi sintomi infatti non riguardano solo l'umore, ma si estendono a livello psichico, somatico e comportamentale.
I sintomi psichici della depressione riguardano sia la sfera affettiva, ovvero la riduzione del tono dell'umore, che consiste in un senso di abbattimento e tristezza che a volte assume le forme di un vero e proprio dolore psichico che prende la forma di un'oppressione inspiegabile; sia la sfera cognitiva, che comporta un rallentamento del pensiero che si riflette nella capacità di concentrazione e di memoria.
I sintomi psichici che riguardano la sfera affettiva, si caratterizzano anche per la presenza di umore irritabile, una forma particolare di malumore che porta a reazioni di irritazione, rabbia e ostilità eccessive e a volte immotivate.
Anche l'ansia può essere un sintomo frequente, soprattutto quando chi soffre di depressione deve affrontare situazioni o compiti vissuti come faticosi o difficili da sostenere.
L'incapacità di provare piacere nei vari aspetti della vita quotidiana, fa si che il lavoro, il tempo libero, le relazioni sociali e persino quelle familiari perdano di importanza per lasciare il posto ad un incolmabile senso di vuoto.
I sintomi psichici che riguardano la sfera cognitiva comportano invece un rallentamento del pensiero che si traduce in risposte più lente e difficoltà nelle attività intellettive, come lettura, calcolo, verifica, ecc. Concentrarsi diventa un compito molto difficile, la sensazione è quella di far fatica anche a pensare.
La depressione comporta distorsioni cognitive, cioè schemi di valutazione della realtà e di se stessi distorti, infatti in questo stato si ha la tendenza ad assumere una visione molto pessimistica della realtà.
Si tende all'autosvalutazione con conseguente calo di fiducia in se stessi e nelle proprie capacità.
Spesso chi soffre di depressione è anche tormentato da senso di colpa, si autoaccusa di errori e debolezze che, ad un'analisi più approfondita si rivela ingiustificato.
Anche il futuro viene colorato di nero: un futuro fatto di difficoltà in cui la persona si percepisce senza speranza, impossibilitata ad essere aiutata.
Per quello che riguarda i sintomi fisici della depressione, la stanchezza è l'aspetto più comune. L'energia si riduce e si perde vitalità, le attività quotidiane vengono portate avanti con grande sforzo.
Si può verificare una perdita o un aumento di peso, che generalmente sono la conseguenza della perdita di appetito o al contrario, più raro, di un aumentata voglia di cibo. In certi casi compare un'irrefrenabile voglia di carboidrati e cibi dolci,
L'insonnia è un sintomo frequente. Si possono verificare risvegli precoci al mattino molto presto, oppure difficoltà ad addormentarsi, soprattutto se c'è una componente ansiosa che può determinare anche frequenti risvegli nel corso della notte.
A volte invece la depressione può accompagnarsi ad un bisogno di sonno e alla tendenza a dormire anche durante il giorno.
Possono essere presenti anche dolori di vario tipo, tra cui il più frequente è il mal di testa, ma possono esserci dolori addominali, alla schiena, o di altro tipo.
Lo stato depressivo comporta anche modificazioni della sfera sessuale: la libido cala con conseguente diradarsi dei rapporti sessuali o totale astinenza.
Anche nei sintomi comportamentali, come in quelli cognitivi, vi è un rallentamento dell'attività motoria, tutto è rallentato e la persona appare lenta, non solo nel pensiero, ma anche nell'agire.
La cura di sè è scarsa, predomina svogliatezza e trascuratezza.
Ogni attività richiede un grande sforzo e, nei casi peggiori, la persona che soffre di depressione rimane bloccata, rimanendo a letto priva di reazione a qualsiasi stimolo.
Al contrario, in alcune forme di depressione è possibile osservare comportamenti opposti, che consistono in un continuo bisogno di muoversi, che si manifesta in diversi modi, per esempio camminando ininterrottamente, cambiando spesso posizione quando si è seduti, movimenti che esprimono uno stato di insofferenza e irrequietezza.
Dalla depressione si può guarire?
Michael D. Yapko, psicologo e ricercatore, conosciuto a livello internazionale per il suo trattamento della depressione in tempi brevi, afferma che "negli ultimi anni abbiamo appreso così tanto a proposito della depressione che non è un'esagerazione affermare con certezza e convinzione che quasi chiunque soffra di depressione può essere aiutato, se lo vuole veramente ed è pronto ad intraprendere i passi necessari."
I Fiori di Bach sono un ottimo ausilio alla psicoterapia e alle cure farmacologiche. Tuttavia, data la complessità della sintomatologia, anche i rimedi floreali devono essere selezionati e utilizzati accuratamente, perchè se la floriterapia è un metodo semplice, ogni essere umano è tutt'altro che semplice, soprattutto quando afflitto da tali problematiche.
Mustard, che aiuta ad alleviare malinconia e tristezza, è sicuramente il rimedio floreale d'elezione in caso di stati depressivi, ma non può essere l'unico rimedio.
Data la vastità e la soggettività dei sintomi che la depressione comporta, l'intervento con solo Mustard risulterebbe riduttivo e poco efficace.
Così come lo sarebbe l'utilizzo di un farmaco senza una buona psicoterapia. Yapko, nel suo libro Rompere gli schemi della depressione, sostiene che "se è certamente affascinante pensare che una pasticca al giorno toglierà per sempre la depressione di torno, c'è anche da dire che non è vero, nè potrà esserlo mai. I farmaci possono produrre un sollievo rispetto al sintomo, possono allentare la tensione, e possono anche far diminuire gli altri sintomi che a volte coesistono con la depressione e complicano un quadro clinico già complesso. Quello che non possono fare è trasformare magicamente la personalità, insegnare la capacità di affrontare gli ostacoli o risolvere i problemi, intervenire sulle difficoltà personali e interpersonali, costituire una valida protezione nei confronti delle possibili ricadute. I risultati della ricerca clinica in proposito sono chiari: una psicoterapia mirata alla costruzione delle capacità e alla soluzione dei problemi non è solo auspicabile, è necessaria."
La stessa considerazione la possiamo fare con i rimedi floreali: Mustard può alleviare malinconia e tristezza, ma non insegnerà alla persona che soffre di depressione modalità efficaci per uscire dal suo stato di sofferenza, e da solo non è sufficiente a coprire la vastità di sintomi che la depressione comporta.
A questo è necessario un buon percorso di psicoterapia che fornisca alla persona sofferente gli strumenti utili alla guarigione e, per quanto riguarda la floriterapia, rimedi floreali personalizzati secondo la sintomatologia che la persona presenta.
Mustard infatti può essere accompagnato da Sweet Chestnut, se si prova angoscia, disperazione, se la sofferenza è talmente grande che si pensa di aver toccato il fondo; o Gentian se la distorsione cognitiva porta ad assumere una visione molto pessimistica della realtà; Gorse, se la sensazione è quella di un futuro senza speranza, quello stato che viene definito hopelessness, cioè il percepirsi in una condizione di impotenza e di impossibilità ad essere aiutati.
La persistenza di uno stato d'animo di tristezza provoca apatia, svogliatezza, incapacità a provare piacere, noia e distacco dagli altri. Wild Rose è quindi il rimedio indicato per questi sintomi.
Quando il malumore lascia spazio a irritazione, rabbia e ostilità, sarà necessario assumere Holly, a cui si può affiancare Willow se a questa irritazione si aggiunge la tendenza al vittimismo e White Chestnut se tutto ciò porta la mente a rimuginare sempre sugli stessi pensieri.
Chi è depresso tende all'autosvalutazione, manca di autostima e di fiducia nelle proprie capacità: Larch è quindi il rimedio più indicato a favorire un sentimento di maggiore fiducia in se stessi e nelle proprie risorse interiori. Mentre Pine se si è assillati da idee di colpa, molto frequenti in chi soffre di depressione.
Tra i sintomi fisici della depressione la riduzione dell'energia vitale è quello più comune, pertanto Olive ne favorirà il recupero.
Questi sono solamente alcuni dei rimedi floreali che è possibile utilizzare come ausilio al trattamento psicoterapeutico della depressione.
Come già detto, la soggettività dei sintomi richiede, anche per i rimedi floreali, un intervento personalizzato, perchè se può essere facile trasformare un semplice momento di tristezza con Mustard, non lo è affatto in caso di depressione.
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